Ti sei mai chiesto come la nostra conoscenza si costruisca, pezzo dopo pezzo, come un puzzle che non finisce mai? 🧩Ogni competenza, ogni informazione, ogni errore è un tassello che piano piano si incastra per rivelare un’immagine più chiara di noi stessi e della nostra rappresentazione del mondo. 🌍

Molto spesso la generalità degli studi e del sapere non è ben vista in quanto superficiale, sinonimo di tempi in cui la velocità e la pochezza dei contenuti online prevale su ricerche e studi approfonditi. Vengono coniati termini come Fake news, Doom scrolling, Click-bait, Deep fake per riferirsi ad un campo semantico ormai formato, quello della disinformazione. 📲

Io, figlio di una generazione che rientra in pieno in queste tematiche, nella generalità delle cose trovo uno stimolo più che avversità. Trovo che, come qualsiasi problema che caratterizza un periodo storico, il focus dell’attenzione vada al problema in sè e mai ai singoli individui. Come si approcciano queste difficoltà e come si decide di affrontarle, dipende soltanto da sè, dalle proprie volontà e dai propri obiettivi. 🏃‍♂️

È troppo semplicistico considerare la nostra generazione come vittima passiva dell’informazione, come suggerirebbe la teoria dell’ago ipodermico. 📰 Siamo esposti a una quantità incredibile di stimoli, è vero, ma abbiamo anche gli strumenti per filtrare, analizzare e reagire criticamente a ciò che ci circonda. La differenza non la fa solo il contesto, ma come ciascuno di noi sceglie di rispondere: con consapevolezza, con la capacità di discernere il valore delle informazioni e con l’impegno verso i propri obiettivi. In questo senso, la responsabilità è più individuale che collettiva. Forse è proprio questa consapevolezza a definire il nostro rapporto con i media e a trasformare quella che sembra una vulnerabilità in una possibilità di crescita. ⬆️

Di questo ragionamento ne sto facendo la mia forza, rendendomi sempre più conto di come i pezzi del puzzle prima o poi si connettono e tutto ciò che si impara e di cui si fa tesoro viene rievocato in una visione più ampia delle cose. Il mio percorso personale mi sta mostrando quanto ogni conoscenza, ogni piccola tessera del puzzle, abbia un ruolo fondamentale nella costruzione di una versione sempre migliore di me stesso. 📈

Scienze della Comunicazione mi ha fornito gli strumenti per comprendere le dinamiche delle interazioni sociali, della psicologia, e dell’intelligenza emotiva. Ritrovarmi nel mondo del web design e dello studio dell’esperienza utente è stato come aggiungere nuove dimensioni a queste conoscenze: sto imparando a progettare non solo strumenti concreti ma vere e proprie esperienze. 🌐
Lavorare in una città turistica come Rimini amplifica tanto questa prospettiva. Lavori come il bagnino e il cameriere mi hanno dato la possibilità di mettere in pratica i miei studi e di incontrare persone di vario tipo, ascoltare le loro storie e interagire con loro in maniera significativa. Ogni interazione mi ha insegnato qualcosa di generale sulle persone, una generalità che nel tempo ha preso forma di comprensione ed empatia. E’ stato sul campo che ho compreso quanto sia essenziale capire i bisogni degli altri, entrare in sintonia con il loro mondo e trasformare queste esperienze in qualcosa che possa arricchire anche me. 🏨

Più percorro questa strada più la vedo come un percorso coerente, in cui studio, lavoro ed esperienze di vita si intrecciano per darmi una visione più chiara di me. Come sosteneva Musashi Miyamoto nel Libro dei Cinque Anelli, riguardo la via della strategia “[…] consiste nell’addestrarsi costantemente per discernere ciò che è essenziale da ciò che è superficiale, e nell’esaminar con cura ogni cosa, senza mai trascurare i dettagli.“. 🌟